20 marzo 2010–20 giugno 2010
La mostra
Un percorso alla scoperta delle evoluzioni di stile e pensiero nell’opera di Modigliani.
La mostra ripercorre le tappe salienti della ricerca pittorica dell’artista livornese negli anni parigini, dal 1906 alla prematura scomparsa, nel 1921, attraverso tele, guaches e disegni provenienti dai più importanti musei e collezioni italiane e internazionali, tra cui la Pinacoteca del Lingotto Giovanni e Marella Agnelli di Torino, la GNAM di Roma, la Pinacoteca di Brera e i Musei Civici di Milano Il percorso espositivo comincia con il piccolo dipinto giovanile Stradina toscana del 1898, e si sviluppa attraverso una serie di disegni in cui l’artista reinterpreta stilemi e suggestioni tratti dalla statuaria africana. Gli esiti di questa ricerca convergono nella pratica pittorica successiva al 1912, anno in cui Modigliani abbandona la scultura per dedicarsi interamente alla pittura.
Tra i volti delicati e malinconici degli amici parigini e le forme essenziali e morbide dei nudi femminili, si coglie tutto il senso della costante attenzione di Modigliani per la figura umana, sempre tesa tra ispirazione classica ed esplorazione modernista.
La mostra presenta inoltre una ricca collezione di documenti originali, come fotografie, epistolari e scritti autografi, che inquadrano precisamente i differenti contesti, personali o di relazione, alla base della formazione di Modigliani e dello sviluppo della propria personalità artistica, a cominciare dall’ambiente familiare livornese fino alle frequentazioni artistiche a Parigi. L’allestimento, curato dallo scenografo Maurizio Sabatini, pone le opere di Modigliani in dialogo con gli spazi museali, creando un ambiente di grande suggestione e coinvolgimento. La mostra, a novant’anni dalla morte dell’artista, sottolinea il ruolo di centro di ricerca sul moderno, oltre che sul contemporaneo, del MAGA, consegnando al pubblico uno straordinario omaggio ad uno dei padri indiscussi dell’arte del Novecento.