Twister
Rete Musei Lombardia Per L'arte Contemporanea
03 ottobre 2009–31 gennaio 2010
La mostra
I Protagonisti
Dieci musei di arte contemporanea lombardi e i dieci artisti, la cui opera verrà realizzata e acquisita:
- Civici Musei di Milano. Museo del Novecento (MI): Marzia Migliora, Quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia
- FAI. Villa e Collezione Panza, Varese (VA): Chiara Dynys, Dietro di sé
- Fondazione Stelline, Milano (MI): Mario Airó, Loto
- Galleria del Premio Suzzara, Suzzara (MN): Loris Cecchini, Untitled
- GAM. Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (VA): Massimo Bartolini, Un paesaggio da lontano
- GAMeC. Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (BG): Lara Favaretto, Monumento momentaneo
- MAM. Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (MN): Carlo Bernardini, Codice spaziale
- Museo Civico Floriano Bodini, Gemonio (VA): Mme Duplok, Per grazia ricevuta
- Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (MI): Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Forse possiamo anche fare una mappa per perdersi
- Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate (VA): Mik e Dirk Löbbert, Welcome
- Intervento Artistico in Rete: Ofri Cnaani, Dreams & Dramas
Twister è un grande progetto della Rete Musei Lombardia per L'Arte Contemporanea per la progettazione, produzione e acquisizione di interventi artistici site specific/site related e di un intervento artistico in rete.
Il progetto nasce come concorso a invito, con il sostegno dell’Assessorato Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia e il contributo della Fondazione Cariplo. La mostra nasce dalla selezione di interventi appositamente pensati dagli artisti selezionati.
Si è richiesto agli artisti di progettare un’opera studiata ad hoc per ciascuno dei dieci musei o in relazione con essi, non invasiva né monumentale, realizzata per rimanere stabilmente nelle collezioni permanenti. Gli spazi a disposizione per gli interventi artistici non sono le sale espositive, ma lo spazio di ogni museo in senso ampio, all’interno e all’esterno, con una attenzione agli “spazi di rispetto” attorno al museo stesso e al tessuto urbano e territoriale circostante.