Vittoria Broggini
Catologo edito in occasione di "Untitled", mostra personale di Michele Lombardelli al MAGA.
Partendo dalle opere pittoriche degli ultimi anni la mostra intreccia i diversi linguaggi sperimentati dall'artista, evidenziando come l'interesse, la ricerca e il pensiero laterale di Lombardelli si muovano contemporaneamente verso la pittura come segno, l'immagine fotografica come testo, il libro come oggetto d'indagine, e il suono come materia di esplorazione e dimensione priva di misure e confini. In mostra una serie di dipinti recenti dell'artista fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l'imprevisto e al contempo riformulano l'idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale.
Nella poetica dell'artista le opere pittoriche, così come le fotografie e i progetti sonori e musicali, presenti in mostra, si allontanano dall'idea di sintesi o referenzialità del segno e dell'immagine per dare spazio alla presenza muta e allo stesso tempo sonante del significante. L'opera di Lombardelli estremamente libera nelle scelte dei mezzi espressivi (dipinto, fotografia, disegno, serigrafia, suono) e dei supporti (tela/tavola, carta, moquette, ceramica, vinile) è caratterizzata da una vocazione ambientale e da una qualità espansiva in cui scorre una costante e sottile tensione tra equilibrio e precarietà, disordine e controllo: elementi di una dialettica ancor più serrata quando l'artista performa il suono.