The Orgosolo Laboratory Project
con Marco Poloni e Noah Stolz
25 febbraio 2015–25 febbraio 2015
The Orgosolo Laboratory Project
Conferenza di Noah Stolz e Marco Poloni
25 Febbraio 2015, ore 16:00
nell’ambito di Voglio vedere le mie montagne, Museo MA*GA, 7 febbraio- 15 marzo 2015
Noah Stolz, curatore di Voglio vedere le mie montagne, presenta al Museo MA*GA The Orgosolo Laboratory Project, conferenza realizzata con l’artista e film-maker Marco Poloni in cui verranno presentate le documentazioni audio e video raccolte durante lo shooting del film “Una Cuba mediterranea” di cui è autore Poloni e produttore Noah Stolz.
Il film narra dell’intenzione di Feltrinelli di trasformare la Sardegna in una Cuba del Mediterraneo e della sua militanza politica.
La figura di Feltrinelli è al centro della costellazione di opere a cui Poloni sta lavorando e pur non comparendovi in qualità di protagonista diventa il vettore di una narrazione non lineare. The Orgosolo Laboratory Project nasce con l’intento di allacciare rapporti con la popolazione di Orgosolo, luogo che è stato tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70 teatro di una rappresentazione spontanea della resistenza allo stato italiano. La “rivolta di Pratobello” è stata messa in atto dai cittadini di Orgosolo nel giugno del 1969 aprendo in quei tempi un capitolo di speranza e di rivalsa anelato da molti intellettuali di sinistra. Tra questi vi era anche Giangiacomo Feltrinelli.
Sul soggiorno di Feltrinelli ad Orgosolo sono state fatte molte ipotesi; al vero evento si sovrappone la leggenda i cui tratti rimangono poco chiari. Il fatto storico consiste però nel successo politico che i militanti del Circolo Giovanile Orgosolo ottennero per mezzo della lotta, respingendo a suon di manifestazioni il progetto d’insediamento di un poligono di tiro della Nato.
Ad Orgosolo esiste, proprio dagli anni dei fatti di Pratobello, una forte tradizione di muralismo politico, che con il passare del tempo non esprime più una diretta interconnessione con il tessuto locale, ma si nutre di una cultura politica e artistica globalizzata.
Nel centro di Orgosolo è visibile ancora oggi l’ex-municipio, un grande palazzo bianco con tutte le persiane sprangate, su di esso alcuni graffiti e anche molti spari.
Se i graffiti storici trasformano l’edificio in un monumento legato alla rivolta di Pratobello e alla cacciata del sindaco di allora, gli spari datano invece diverse epoche, alcuni risalgono ai fatti storici mentre altri testimoniano un continuo ripetersi del gesto in assenza di una reale coscienza delle sue origini.
Dopo cinquant’anni dai fatti di Pratobello, sia l’immagine del municipio sia l’incontro prima con coloro che hanno messo in atto la rivolta e successivamente con alcune volenterose persone del posto, hanno spinto Marco Poloni e Noah Stolz a dar luogo ad un laboratorio con lo specifico scopo di aprire un dialogo con gli abitanti della città.
Il risultato è appunto il laboratorio di Orgosolo.