VIRTUAL TOUR SALA ARAZZI OTTAVIO MISSONI
23 febbraio 2021–31 dicembre 2021
A questo link è possibile visitare it tour digitale a 360° della Sala degli Arazzi Ottavio Missoni
http://www.ghelfi360.com/21/missoni/
Giovedì 11 febbraio 2021 si celebra il centenario della nascita di Ottavio Missoni, stilista, artista che con la moglie Rosita è stato uno dei più importanti imprenditori di moda del Novecento e portavoce del Made in Italy nel mondo.
Per l’occasione, il Museo presenta il nuovo allestimento della “Sala Arazzi Ottavio Missoni” in collaborazione con la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.
La sezione, divenuta parte permanente della collezione, conserva una serie di grandi arazzi realizzati in patchwork di tessuto a maglia, allestiti in uno spazio immaginato dal figlio Luca Missoni e progettato da Angelo Jelmini, per sottolineare la valenza di queste particolari realizzazioni tessili di Ottavio Missoni il quale, a partire dagli anni Settanta li elegge come esclusiva tecnica di espressione artistica, capace di concentrare in modo peculiare gli interessi trasversali, sia nella moda che nell'arte, per materia e colore.
“In occasione dei 100 anni dalla nascita di mio papà – afferma Luca Missoni - ci è sembrato naturale avvalorare l’esposizione dei suoi Arazzi nella sala del Museo a lui dedicata con una narrazione tematica del suo lavoro artistico. Una selezione di studi originali, da sempre disegnati usando pennarelli colorati su carta a quadretti, realizzati per progettare le sue creazioni e i suoi arazzi. Una scelta di tessuti in maglia alcuni dei quali già esposti nel 1975 alla sua prima mostra alla Galleria Il Naviglio di Venezia. Una serie di dipinti policromi in acrilico su tavola creati in forma sperimentale nei primi anni ’70. Parte dell’allestimento presenta la luminosa carriera sportiva di Ottavio, dal 1947 atleta della Società Ginnastica Gallaratese, culminata alle Olimpiadi di Londra del 1948 con la finale nei 400 metri ostacoli”.
L'ingresso alla Sala degli Arazzi è gratuito, grazie al supporto di Ricola.
Virtual Tour thanks to Vittorio Ghelfi