Andy Warhol. Serial Identity - Conferenze
29 gennaio 2023–19 marzo 2023
Andy Warhol. Serial Identity
L'Artista raccontato in sette incontri
Il Museo MA*GA propone una serie di sette incontri aperti al pubblico per addentrarsi, attraverso le parole dei curatori e del comitato scientifico della mostra, nell'eterogeneo mondo di Warhol.
Gli eventi si terranno nella Sala Arazzi Ottavio Missoni del Museo, con un numero limite di 300 partecipanti. Per chi non avesse avuto la possibilità di prenotare il proprio posto in presenza o volesse partecipare da remoto, c'è la possibilità di seguire gli incontri su ZOOM in modalità Webinar (numero limite di partecipanti: 500).
PROGRAMMA
Domenica 29 Gennaio ore 17:30
Maurizio Vanni
Nuove identità. Lo strano caso di Andy Warhol
Il tema dell’identità, in relazione alla cultura e al percorso di crescita di un artista, è un argomento che potremmo utilizzare per rileggere molti artisti del Novecento, ma anche della nostra contemporaneità. Il caso di Andy Warhol è, però, unico perché nel corso della sua vita ha sempre arricchito la propria identità con atteggiamenti enigmatici e provocatori, spesso supportati da sperimentazioni interdisciplinari, che lo hanno portato a interpretare un personaggio che, in poco più di dieci anni, è diventato uno straordinario punto di riferimento “popolare”. Ma quanto di vero c’è nella personalità che manifestava attraverso improbabili frasi fatte e quanto di autentico possiamo intercettare nel corpus dei suoi lavori? È stato un genio del proprio tempo o un pubblicitario intraprendente che ha dato forma e colore ai desideri celati delle persone?
Domenica 5 Febbraio ore 17:30
Emma Zanella
Mai Fidarsi di Andy Warhol
Andy Warhol è stata una delle figure del mondo dell’arte più originali e irriverenti, a tratti contraddittoria, la vera superstar, desiderosa di essere sempre in cima all’Olimpo, eppure pronta a nascondersi nella stanza più segreta della propria abitazione. Durante l’incontro saranno evidenziati i concetti guida della mostra, tra cui il desiderio non tanto di ordinare cronologicamente e in chiave biografica l’attività di Warhol, quanto piuttosto di indagarne la molteplicità di linguaggi e di interpretazioni: l’incessante ricerca di ambiti espressivi innovativi, la capacità di scavalcare la tradizionale contrapposizione tra arte alta e bassa, o popolare, e, soprattutto, la dichiarata presenza di un cortocircuito tra i vari Warhol: uomo, artista, imprenditore, scrittore, fondatore di riviste, di televisioni e programmi televisivi, scenografo, regista, produttore cinematografico e musicale, uomo di spettacolo, icona pop.
Domenica 12 Febbraio ore 17:30
Marco Senaldi
Niente di speciale - Andy Warhol fra Cinema e Televisione
in occasione di Filosofarti 2023
Nonostante la sua fama sia indissolubilmente legata a ritratti di celebri star del cinema, come Marylin Monroe, Warhol non fu soltanto un pittore che si ispirava al mondo delle merci, della cultura popolare e dei media. Egli è stato un artista compiutamente multimediale, le cui opere consistono tanto in fotogrammi congelati di possibili film, quanto in film che si limitano a una sola immagine, fino ad arrivare a vere installazioni visuali, o a interventi in TV capaci di ribaltare la struttura stessa dello spettacolo televisivo. Grazie a immagini, frammenti video e estratti dal libro La filosofia di Andy Warhol. Da A a B e viceversa, cercheremo di comprendere insieme la reale portata del genio artistico warholiano, che appare oggi attuale più che mai.
Mercoledì 22 Febbraio ore 18:30
A Pranzo con Andy. Incontro con Ernesto Esposito
Il legame tra Andy Warhol ed Ernesto Esposito si instaura alla mitica Silver Factory di New York sulla base di una curiosa suggestione: entrambi devono il proprio esordio al mondo delle calzature, l’uno come illustratore pubblicitario, l’altro come designer. Alcune importanti opere della Collezione Esposito, incluso il ritratto del collezionista che l'artista realizzò nel 1987, sono esposte in mostra. Ernesto Esposito, collezionista d’arte e designer di scarpe ed accessori, vanta una lunga e prestigiosa carriera con griffe e brand di lusso a livello internazionale.
A partire dagli anni ’70 inizia a collaborare con marchi come Thierry Mugler, Sergio Rossi, Chloé, Missoni e Marc Jacobs, seguendo quest’ultimo durante gli anni di direzione creativa di Louis Vuitton. Nel 1998 viene premiato “Designer of the Year” dalla rivista Americana Footwear News, e dal 2004 collabora con Fendi per 11 anni. Titolare di una propria linea di calzature ed accessori, oggi è conosciuto come professionista con il giusto mix di creatività ed esperienza.
Incontro speciale a ingresso gratuito senza prenotazione. L'incontro non verrà trasmesso online
Domenica 5 Marzo ore 17:30
Luca Palermo
Blow Your Mind - L'Exploding Plastic Inevitable
Della vastissima vicenda storico-artistica di Andy Warhol si è conosciuto, nel tempo, ogni sfaccettatura, dai primi passi nel campo pubblicitario alla sua morte tutto è stato passato al setaccio della storia e della storia dell’arte. Di questo intenso percorso artistico esiste ancora qualche angolo oscuro; qualcosa alla quale la critica ha dato, per varie motivazioni, poco importanza: l’Exploding Plastic Inevitable, uno spettacolo di luci, musica, colori e danza messo in scena, tra l’aprile del 1966 e il maggio del 1967, in varie città americane tra le quali New York, Chicago e Los Angeles. Una sorta di opera d’arte totale alla quale presero parte, tra gli altri, anche i Velvet Underground di Lou Reed che, in quegli stessi anni, si affacciavano sulla scena newyorkese. Considerato dalla critica come un aneddoto o una sorta di sfondo per le ricerche filmiche di Warhol, l’Exploding Plastic Inevitable, conosciuto anche con il suo acronimo EPI, è stato in grado di anticipare le teorizzazioni che Debord ha raccolto nel volume del 1967 La società dello Spettacolo, di fungere da trampolino di lancio per Lou Reed e i Velvet Underground, di proporre un format artistico inedito e sperimentale che potesse diventare un fenomeno culturale e, infine ma non in ultimo, diventare una pietra miliare per la controcultura degli anni Sessanta.
Domenica 12 Marzo ore 17:30
Marco Senaldi
Il nulla è sempre di moda (“Nothing is always in style” A.W.)
La filosofia di Andy Warhol da A a B e viceversa
Tenuto in grande considerazione dall'induismo e dai presocratici, ma poi declassato da Aristotele a concetto contraddittorio, e ridotto da Kant a una categoria intellettuale, il Nulla, questo protagonista segreto del pensiero, ha dovuto attendere filosofi dialettici come Hegel, Sartre e Lacan, per tornare di moda. Per quanto Andy Warhol, pur apprezzato come artista, non sia mai stato considerato un filosofo, nondimeno ci ha lasciato una Filosofia ricca di riflessioni sul Vuoto interiore e collettivo. La star della pop art e della (apparente) superficialità ci costringe in effetti a pensare proprio ciò che vorremmo dimenticare, cioè che la nostra limitata esistenza è circondata dall'illimitato Nulla. "Alcuni mi hanno detto che sono il Nulla in persona e questo non mi ha per niente aiutato... Poi mi sono reso conto che l'esistenza stessa non è nulla e mi sono sentito meglio" (Andy Warhol).
Domenica 19 Marzo ore 17:30
Luciano Bolzoni
Sindrome POP. La copertina di un disco come nuovo impulso creativo: dai Velvet Underground ai Rolling Stones
L’immagine della copertina di un disco, in particolare di un long playing, costituisce il primo punto di incontro con il suo potenziale ascoltatore. A partire dagli anni Cinquanta le case discografiche scomodarono non pochi artisti affidando loro il progetto concettuale di dare un volto ai dischi, da Salvador Dalì a Mario Schifano, da Luigi Ghirri ad appunto, Andy Warhol. Durante l’incontro tracceremo la storia delle copertine disegnate da Warhol, osservando alcune tra quelle che hanno fatto la storia, come la celebre banana sbucciabile del primo disco dei Velvet e soprattutto la vera cerniera di Sticky fingers dei Rolling Stones, esempi di come nella filosofia di Warhol tutto (o quasi) potesse essere veicolo seriale di futura vendibilità.
PRENOTAZIONE
Per prenotare, scegli dall'elenco sottostante la data e la modalità di partecipazione, clicca sull'apposito link e compila il modulo di Google con i dati richiesti.
CONFERENZA | MODULO |
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29 Gennaio | |
5 Febbraio | |
12 Febbraio | |
5 Marzo | |
12 Marzo | |
19 Marzo |
Immagine di copertina
Andy Warhol and John Palmer, Empire, 1964
16mm film, black-and-white, silent, 8 hours 5 minutes at 16 frames per second
© The Andy Warhol Museum, Pittsburgh, PA, a museum of Carnegie Institute. All rights reserved.
Film still courtesy The Andy Warhol Museum