Loretta Strong
MAGA ESTATE 2010
08 luglio 2010–08 luglio 2010
Giovedì 08 Luglio 2010
Loretta Strong
PhoebeZeitgeistTeatro è un’associazione culturale con base a Milano che tra i suoi obiettivi ha la produzione di spettacoli per adulti e per ragazzi, la creazione di eventi performativi ed espositivi, la formazione teatrale attraverso la conduzione di laboratori e seminari nelle scuole e nella propria sala prove (con sede in viale Monza, 10 a Milano).
PhoebeZeitgeistTeatro nasce nel 2006, dopo l’esperimento semi-amatoriale della messinscena di Katzelmacher di Rainer Werner Fassbinder, la sua prima produzione ufficiale è lo spettacolo “Line, il tempo”, che debutta in uno showcase nel giugno 2008 al Teatro dell’Elfo di Milano. Dal 2008 lavora a due testi di Copi (Le quattro gemelle e Loretta Strong), presentati in anteprima a maggio 2009 per critici e addetti ai lavori.
PhoebeZeitgeistTeatro si avvale anche della collaborazione di personalità artistiche e creative esterne alla compagnia, con cui mantiene uno scambio costante, tra i quali: Fabrizio Matteini, attore e regista proveniente dal Teatro Stabile di Genova, Giovanni De Francesco, artista visivo e scenografo, Margherita Ortolani, attrice e trainer palermitana attiva in diverse realtà teatrali torinesi.
REFERENTI
Giuseppe Isgrò, 339 7306178, phoebez@interfree.it
Ondina Granato, 348 2861579, ondina.granato@gmail.com
PhoebeZeitgeistTeatro Loretta Strong di Copi
REGIA Giuseppe Isgrò
CON Margherita Ortolani
SUONO E MUSICHE ORIGINALI Giovanni Isgrò
SCENA E COSTUME Olga Durdevic
LUCI Giuseppe Isgrò, Giuseppe Marzoli
ORGANIZZAZIONE E CONSULENZA DRAMMATURGICA Ondina Granato IMMAGINE Giovanni De Francesco
“Fare della ripetizione stessa qualcosa di nuovo; legarla a una prova, a una selezione, a una prova selettiva; porla come oggetto supremo della volontà e della libertà”.
Gilles Deleuze, Differenza e ripetizione, Cortina Editore 2007.
“L’anfetaminico Copi corre per il palcoscenico, reggendo il suo topo di peluche. Strilla, grida, piange, urla. Pronto? Pronto? . Si nasconde nel frigorifero, entra, esce. I contatti con la base non rispondono. Interferenze. Equivoci. È su un’astronave che ruota intorno alla terra. O forse è solo il delirio e l’immaginario viaggio di una pazza, di una loca che ha preso troppe pasticche o che è troppo in là con il delirium tremens da vedere soltanto animali: pappagalli, coccodrilli, ragni e topo, come i Visitors.
Raoul Damonte, conosciuto con lo pseudonimo di Copi, disegnatore, umorista, attore, regista, commediografo, scrittore di romanzi surreali, lo ricordo così: leggero e isterico, sull’esiguo palcoscenico del teatro San Leonardo di Bologna per una delle prime recite in italiano di Loretta Strong. Si conoscevano le sue vignette della donna seduta, pubblicate in quegli anni su Linus, e anche alcuni testi teatrali come Eva Peron (1969) o L’Omosexuel, ou la Difficulté de s’exprimer (1971). Ma quando lo si vide, piccolo, magrissimo, un folletto schizzato e imprendibile, fu una rivelazione. Poiché in Copi, nel suo teatro che solo gli accademici possono ancora definire surrealista, nei suoi fumetti incongrui, nei suoi romanzini deliziosi e folli, come Le Bal des Folles (1977), c’è non solo l’insegnamento di Alfred Jarry, ma la trasgressione, ben più profonda, di tutto ciò che il 68 ha rappresentato: la psichedelica, l’utopia, l’erranza, la rivolta contro ogni limitazione della fantasia, l’eccentricità dei riferimenti culturali, la follia come regno dell’immaginazione. Luca Coppola, che ne fu in parte traduttore annota: “Le creature immaginate da Copi, disegnate con un tratto ilare ed essenziale, e i suoi numerosi personaggi teatrali, hanno tutta l’arielesca anarchia della progenie degli Ubu, e anche quando parlano di merda o di cazzi, lo fanno con invidiabile leggerezza, come una tribù di angeli transitoriamente caduti in questo mondo”.
Pier Vittorio Tondelli, Un weekend postmoderno, Bompiani 1990.
Loretta Strong è sola sulla sua astronave: un triangolo argentato.
“La terra è esplosa”, resta solo la rappresentazione, l’immanenza tragicomica del corpo dell’attore, della sua voce, del suo delirio isterico-onirico.
Loretta evoca altri colleghi astronauti, la sua amica Linda, extraterrestri e animali d’ogni genere. I topi che in realtà sono pipistrelli, i quali a loro volta sono pappagalli o magari venusiani o uomini scimmia della stella polare. O sono gli spettatori? Gli addetti ai lavori?
Loretta non esiste: esplode e si “rimette assieme da sola” – “sarà divertente rincollare tutte queste dita”. Loretta è in quanto si esibisce. Non può uscire dalla sua gabbia scenica. Loretta è percossa da interferenze, suoni elettronici, applausi da stadio, versi mostruosi di animali o di neonati di altri pianeti. Tutto è nella sua testa delirante, testa di drogata, di visionaria, di transessuale – di attrice?
Si è scelto quindi di evitare ogni oggetto scenico, legato all’immaginario che questo testo ha spesso scatenato: pupazzi, tazze del water, frigoriferi, mitragliatrici spaziali... in scena Loretta è realmente sola.
Loretta Strong è un’allegoria della solitudine dell’attore; la follia e l’assurdità del suo stare in scena per poi uscirne, il suo essere instabile e spaventato. Copi affronta senza troppo esplicitarlo (soprattutto se lo si confronta con altri autori dell’assurdo) queste tematiche fondamentali, le affronta con un’ironia indomita e corrosiva, con anarchica spregiudicatezza. Loretta è “una terrestre” orgogliosamente umana, è “l’ultima sopravvissuta”, il suo spazio scenico è mentale, la sua navicella trasporta un’invincibile furia immaginativa: “l’oro” che Loretta sta tentando di trasportare su altri pianeti, per seminarlo, coltivarlo, farlo esplodere!
Giuseppe Isgrò
DATI E CURRICULUM RIASSUNTIVI DEI PARTECIPANTI AL PROGETTO:
GIUSEPPE ISGRÒ (Nato a Milano il 12/8/1980, residente in Corso Concordia 16, Milano)
Frequenta diversi laboratori e seminari teatrali (Quelli di Grock, Extramondo, Danio Manfredini, Lady Godiva Teatro, Marcido Marcidoris e Famosa Mimosa). Per quattro anni è voce recitante, autore e regista del gruppo rock sperimentale Phoebe Zeitgeist col quale si esibisce in diversi locali. Per tre stagioni è in scena con Ferdinando Bruni ne La tempesta di Shakespeare regia Bruni – Frongia. Sempre per i due registi è assistente alla regia dello spettacolo L’ignorante e il folle di Thomas Bernhard. Laureato in Lettere Moderne all’Università statale di Milano con tesi in Istituzioni di Regia, relatore Cesare Lievi, dal titolo “Tropfen auf heisse Steine. Le tematiche di Rainer Werner Fassbinder e la messinscena del Teatro dell’Elfo”. Dal 2005 gestisce una sala prove teatrale a Milano dove ospita le prove e i seminari di diverse compagnie teatrali e dove comincia a lavorare al progetto di fondare una propria compagnia, PhoebeZeitgeistTeatro che, dopo l’esperimento semi-amatoriale legato alla messinscena di Katzelmacher di Rainer Werner Fassbinder, debutta nel giugno del 2008 al Teatro dell’Elfo con lo spettacolo Line, il tempo di Agota Kristof. Dal 2008 lavora a due testi di Copi (Le quattro gemelle e Loretta Strong), presentati in anteprima a maggio 2009 per critici e addetti ai lavori.
MARGHERITA ORTOLANI (Nata a Palermo il 10/07/1976)
La sua formazione di attrice inizia a Bologna nel 1994. Si concentra soprattutto sulla Commedia dell’Arte, fondamentali per la sua formazione sono gli incontri con Claudia Contin, e, a Parigi con Carlo Boso.
Nel 2000 consegue, a Bologna, la Laurea in DAMS-Spettacolo, con una tesi in Filosofia del Linguaggio sull’Iconoclastia moderna, indagine sulle nuove modalità di distruzione dell’Arte, delle Cultura e della Creatività dell’uomo moderno. Percorso teorico che approfondisce ulteriormente a Parigi, presso il Collège international de Philosophie, con un progetto di ricerca sul Carattere distruttivo dell’Arte, sotto la direzione di M. Régis Debray. Nel 2001 si diploma presso la Scuola internazionale dell’attore comico di Reggio Emilia diretta da Antonio Fava.
Sempre a Parigi frequenta l’Université de Paris 8 St.Denis - Département des Arts du spectacle et Études cinématographiques et audiovisuels. Nel 2003 supera una selezione internazionale ed entra a far parte del Laboratorio Permanente di Ricerca sull’Arte dell’Attore di Torino diretto da Domenico Castaldo, inizialmente per la realizzazione di Sulle Orme del Simurgh-Project, progetto triennale di formazione ricerca e produzione teatrale patrocinato dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e dal Sistema Teatro Torino, e successivamente entra a fare parte della Compagnia (dove resterà quattro anni) e collabora attivamente a tutte le creazioni del Lab. Perm. dal 2003 al 2007.
Nel 2007 realizza, in collaborazione artistica con P. Tortora, Desdemòna... ovvero... dell’Amore Perduto. Nel 2009 crea Su’ddocu - Omaggio al soffitto n. 1 con Anna Maria Tammaro, progetto vincitore del bando REACT! Residenze di ricerca e pratica teatrale, Santarcangelo 2009/2011 (supervisione di Ermanna Montanari). Collabora con PhoebeZeitgeistTeatro dal 2007.
GIOVANNI ISGRÒ (Nato a Milano il 14/02/1987, residente in 9, Passage de l’industrie, 75010, Paris)
Diplomato come tecnico audio/video presso la scuola civica di cinema di Milano, vive attualmente tra Parigi e Milano, dove collabora con diverse realtà cinematografiche. Aiuto microfonista sul set di “Cosa voglio di più” di Silvio Soldini, fonico e assistente di post-produzione di Massimo Mariani per il cortometraggio "Cono d’ombra" di Marina Spada, fonico per alcuni cortometraggi (“30 centimetri” di Alberto Rizzi e Icaro Lorenzoni, “Non dirlo a nessuno” di Valentina Crippa) e microfonista per il cortometraggio “A piedi nudi” di Gian Luca Bianco. È cofondatore di PhoebeZeitgeistTeatro, ha svolto il ruolo di fonico per lo spettacolo “Line, il tempo” di Agota Kristof e collabora stabilmente con la compagnia come consulente musicale. Ha composto le musiche per lo spettacolo “Loretta Strong”.
GIOVANNI DE FRANCESCO (Nato a Bergamo il 08/08/1976 , residente in via Donatello 3, Milano)
Artista visivo e scenografo, collabora con il teatro dell’Elfo di Milano: nel 2005 per la creazione di “sculture di scena” de La Tempesta di Shakespeare (regia Ferdinando Bruni/Francesco Frongia), nel 2008 con scene e costumi per Storia dell’Oca (produzione TEATRIDITHALIA) e Storia di Ermengarda (produzione Teatro di Roma), entrambi con la regia di Nicola Russo. Segue il progetto 6 cartoni animati per Anfitrione di Massimiliano Cossati con i detenuti della sezione alta sicurezza della Casa Circondariale Dozza di Bologna ideando le scene e le immagini per la video animazione.
Nel 2003 ha realizzato la personale : ), ARS Immagini e Testi (Bergamo) e nel 2005 la personale des yeux al Careof di Milano. A febbraio 2009 parteciperà alla mostra Dritto e Rovescio alla Triennale di Milano. Dal 2005 collabora con Betony Vernon, designer di gioielli erotici, per la sua linea Paradise Found. Nel 2009 è scenografo e costumista per lo spettacolo “Io, Hitler”, con musiche di Filippo Del Corno e testo di Giuseppe Genna, regia di Francesco Frongia, messo in scena al Teatro Franco Parenti di Milano durante la manifestazione MITO.
OLGA DURDEVIC (Nata il 16/05/1981 a Novi Sad, Serbia).
Laureata in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo (specializzazione in scenografia) all’Accademia di Belle Arti di Firenze, collabora come assistente costumista e scenografa per il Teatro Stabile di Novi Sad in Serbia in occasione della messa in scena del Lago dei cigni e del Rigoletto. Espone in diverse occasioni i suoi bozzetti scenografici e nel 2000 vince il premio dell’Associazione degli Artisti di Belle Arti e Design di Vojvodina con i bozzetti dei costumi per lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate. Partecipa inoltre alla realizzazione di diversi cortometraggi.
ONDINA GRANATO (Nata a Milano il 11/03/1980, residente in Via Pinturicchio 21, Milano).
Laureata in lingue e letterature straniere, specializzazione in letteratura tedesca contemporanea presso l’Università degli Studi di Milano, lavora come redattrice e si occupa di traduzioni di romanzi e poesie dal tedesco e dal francese. Collabora tra gli altri con Del Vecchio Editore e Silvana Editoriale. Ha lavorato per due anni nell’ufficio pubblicità di Vogue Germania e collaborato con la redazione della casa editrice Marcos y Marcos. È cofondatrice di PhoebeZeitgeistTeatro.