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Progetto INnet

08 marzo 2007–09 marzo 2007

08 - 25 Marzo 2007
Marcel.lì Antunez Roca
Interattività furiosa
Pre-interattività e sistematurgia
All’interno del Progetto INnet (2005-2007) 10.0 HUB snodi dell’Interaction Design

La Gam di Gallarate ha voluto inserire l’ultimo e più importante appuntamento del progetto triennale INnet, curato da Claudio Prati e da Ariella Vidach (2005-2007), all’interno del festival Filosofarti per aprire un dibattito attorno all’esplorazione della tecnologia digitale da parte degli artisti contemporanei.
Nello spacifico la Gam offre il proprio spazio alle opere e alle idee di Marcel.lì Antunez Roca, uno dei più significativi autori della scena contemporanea, protagonista di quella ricerca performativa che attraverso l'interattività si è spinta oltre le metodologie conosciute.
Coordinamento e cura generale per la Gam:
Emma Zanella e Vittoria Broggini
Organizzazione:
Giulia Airoldi e Patrizia Pastorelli

PROGRAMMA
Giovedì 8 Marzo 2007, Gam, v.le Milano 21, Gallarate
h 14.00 – 18.00
Corpi estesi: seminario
Coordina: Carlo Infante, libero docente di Performing Media
Introducono: Claudio Prati, Ariella Vidach, Marcel.lì Antunez Roca
Intervengono: Carlo Infante, Antonio Caronia, Teresa Macrì, Pier Luigi Capucci, Tommaso Trini, Gabriele Perretta, Massimo Canevacci.
Oggi le nuove forme dell’interaction design pongono in essere l’urgenza delle interazioni possibili tra corpi e sistemi informatici. Parola chiave del seminario è Hub, inteso sia come snodo epistemologico sia come punto di connessione nella rete, in cui ritrovare i concetti cardine dell’intero progetto.
h 18.30
Interattività furiosa, Marcel.lì Antunez Roca
Parazitebots, dreskeletons and sistematurgy
Mostra, installazioni, performance e antologia video di uno dei più significativi e originali autori della scena artistica contemporanea, co-fondatore della Fura Dels Baus e  protagonista mondiale della riflessione sulla connessione epistemologica tra i sistemi dell’arte, dello spettacolo, dell’audiovisuale e del dibattito sulle mutazioni antropologiche.
INnetLab
Installazioni interattive dei partecipanti selezionati al Progetto INnet.
IN-chat
Le costellazioni interattive del network - stanza intercomunicativa e di dialogo in tempo reale con artisti, ricercatori e massmediologi a cura di DIGART/Marcello Mazzella.

Venerdì 9 marzo 2007, Teatro del Popolo, Gallarate.
h 21.00, ingresso
Protomembrana
Performance creata ed interpretata da Marcel.lì, con musiche di Alain Wergifosse.
Protomembrana è analisi e riflessione su una nuova forma di “drammaturgia” creata attraverso sistemi informatici: la “sistematurgia”.
Le scene che compongono Protomembrana utilizzano l’animazione attraverso composizione di immagini, video streaming e soprattutto il dreskeleton (interfaccia corporale di natura desoscheletrica).

Sabato 10 Marzo 2007, Gam, v.le Milano 21, Gallarate
h 11.00 – 17.00
Incontro-laboratorio con l’artista Marcel.lì Antunez Roca.


BIOGRAFIA
Marcel.lì Antunez Roca (Moià,1959) è internazionalmente conosciuto per le sue installazioni e per le sue performance, è stato uno dei fondatori del mitico gruppo catalano La Fura Dels Baus, pioniere di quel genere di spettacolo tecno-punk ad alto tasso di coinvolgimento. Marcel.lì segue ora una sua particolare ricerca che si è tradotta in svariate performance.
Per la varietà di discipline nelle quali lavora Marcel.lì Antunez possiamo dire che è un artista difficile da catalogare. Fondatore e responsabile per 10 anni del coordinamento artistico de La Fura dels Baus, le sue sperimentazioni attraversano diversi campi come lo spettacolo, la performance, la musica, le arti plastiche, i films.

Progetto INnet
INnet è un programma triennale INTERREG IIIa (2005-2007) che attraverso mostre, workshop, performance e momenti di confronto critico sta attivando una rete di connessioni tra i centri di ricerca internazionali e le varie realtà operanti nel settore delle nuove tecnologie digitali interattive.
Il Progetto, in tutto il suo sviluppo, ha inteso incoraggiare l'elaborazione di originali metodologie produttive e la formazione di nuove competenze interattive presso i giovani artisti e la diffusione dei programmi e delle applicazioni sviluppate dalla ricerca verso un pubblico più vasto.
La sperimentazione e l'esplorazione della tecnologia digitale da parte di artisti pionieri ha favorito l'apertura di nuovi mondi e nuove forme di comunicazione attivando un’estensione e una  ridefinizione continua di linguaggi e di proposte.


BIOGRAFIE RELATORI
Massimo Canevacci. Dopo essersi laureato sulla scuola di Francoforte, ha svolto in Brasile una ricerca empirica sulla comunicazione urbana, su sincretismi culturali, rituali nativi, culture estreme e arti digitali. E’ oggi docente di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università La Sapienza di Roma, oltre che direttore e curatore della rivista Avatar che si occupa di ricerche, didattiche e pubblicazioni su comunicazione, flussi visuali, soggetti post-coloniali e pratiche multiple dell'identità.

Pierluigi Capucci si occupa di sistemi e linguaggi di comunicazione e di relazioni tra tecnologie, cultura e società. Insegna al DAMS e all’Università di Bologna; all’Università e all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel marzo 2000 ha fondato Noema, testata giornalistica sulle relazioni tra tecnologie, cultura e società, di cui cura la direzione e lo sviluppo. Nel 2005 ha fondato la collana editoriale Mediaversi, che dirige, specializzata nelle relazioni tra tecnologie, cultura e società. Ha lavorato a progetti europei sulle tecnologie di comunicazione e sulle opportunità relazionali e sociali delle reti telematiche e delle applicazioni multimediali. Dal 2004 fa parte dell’International Advisory Board di Ars Electronica per la categoria Net Communities.

Antonio Caronia vive e lavora a Milano, dove insegna Sociologia dei processi culturali e Comunicazione sociale all’Accademia di Belle Arti di Brera, Estetica dei nuovi media e Antropologia dello spazio alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti). È Director of Studies del M-Node del Planetary Collegium di Plyamouth.
La sua ricerca riguarda la teoria della comunicazione, l’immaginario scientifico e tecnologico, il rapporto fra immaginario e movimenti politico-sociali. È interessato agli effetti sociali e politici dell’innovazione tecnologica e agli aspetti estetici del comportamento sociale in relazione alle nuove tecnologie.

Carlo Infante vive a Torino, è giornalista, esperto di nuovi media e consulente culturale.
Dal 1994 cura progetti sul Multimedia Educativo. Con Cyberia-Scenari dell'Immateriale dà continuità - nella progettazione di eventi, archivi, web e cd-rom – alle sperimentazioni sulle relazioni tra performance ed elettronica. Recentemente ha curato, con il Ministero della Pubblica Istruzione, diverse manifestazioni e la prima settimana europea dell'Educazione on line. Ha recentemente pubblicato "Educare On Line" e "Imparare Giocando. L'interattività Tra Teatro e Ipermedia" in cui si analizzano le nuove forme di creatività multimediale in ambiente educativo.

Teresa Macrì è critica d'arte e curatrice indipendente, autrice de Il Corpo Postorganico (1996) e Cinemacchine del desiderio (1998). Insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee all'Accademia di Belle Arti de L' Aquila. Collabora al quotidiano Il Manifesto. Per Meltemi ha pubblicato Postculture (2002) e collabora con la rivista Gomorra.

Gabriele Perretta è storico, saggista, studioso e ricercatore di arti, estetica e media. Ha tenuto seminari e corsi nei dipartimenti di Barcellona, Lovanio, Francoforte e Parigi, dove attualmente insegna Storia e teoria della critica. Presiede inoltre una cattedra di Teoresi dell’Estetica Tecnologica a Milano presso l’Accademia di Brera.

Tommaso Trini è critico a livello internazionale. Vive e lavora a Milano dove insegna presso l’Accademia di Brera. Attento allo studio dei rapporti fra le avanguardie moderne e gli sviluppi delle tecnoscienze, ha aperto la cattedra di Scienza dell’Arte; è inoltre interessato all’arte tecnologica ed alla videoart già dalla metà degli anni Settanta. Ha curato numerose mostre anche internazionali ed ha fondato la rivista Data Arte rivolta alla pratica teorica delle nuove forme d’arte. Ha scritto  numerosi saggi e libri sui maggiori artisti contemporanei.


BIOGRAFIE CURATORI
Ariella Vidach. Vissuta negli Stati Uniti per una decina d'anni, il suo lavoro ha subito l’influenza dei più significativi coreografi della generazione moderna e postmoderna: Trisha Brown, Twyla Tharp, Dana Reitz, Steve Paxton. Ha iniziato a produrre coreografie nel 1980 e le sue produzioni sono state presentate negli Stati Uniti e in quasi tutta l’Europa. Dal 1980 ha realizzato più di trenta spettacoli quindici dei quali con tecnologie interattive digitali. Nel 1996 fonda a Milano la compagnia di danza Ariella Vidach - AiEP con la quale produce spettacoli multimediali, affiancando alla ricerca sul codice della danza l’interesse per le tematiche che riguardano il rapporto tra corpo e tecnologia.

Claudio Prati. Frequenta dal 1982 al 1986 l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano diplomandosi in scultura con il prof. Alik Cavaliere. Dal 1986 al 1988  studia alla New York University con il prof. Peter Campus nei corsi M.A di Videoart e Special Project Mixed Media al  PS122 e Movement Research. Sempre a New York frequenta corsi di contact-improvisation, di teatro, danza e improvvisazione. Nel 1988 fonda l'associazione culturale Avventure in Elicottero Prodotti con la quale produce performance multimediali e organizza rassegne, workshop di teatro, danza e nuove arti visive. La sua produzione video comprende Beat Box, Exp,  Buffers e E-motions, coprodotto da RTSI (Radio Televisione Svizzera Italiana), menzione speciale “Coreografo Elettronico 2000” e con cui è finalista al concorso “TTV 2002 ” di Riccione.