IL GALLO
Gino Meloni
1954
Tecnica
Dipinto
Materiale
Olio su tela
Misure
65 x 50 cm
Provenienza
Opera donata dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate nel 1955
N. Inventario
064
Un gallo si staglia solitario tra cielo e terra. Un soggetto semplice, preso dalla quotidianità della vita contadina, è inserito in un contesto essenziale in cui ogni riferimento alla realtà circostante sembra sparire. Spazio e tempo si assottigliano nella linea dell’orizzonte.
La pittura di Meloni parte dall’osservazione del vero, ma non descrive la realtà. Questa, nella genuinità dei temi rappresentati, diventa emblema dell’intimo, del sacro e del magico.
Il gallo, sintetico nella forma, dal collo rettangolare, diventa quasi una costruzione astratta di volumi, fortemente stilizzata.
“In Meloni la ‘forma’ non è mai un dato: è una cosa che si acquista nel corso di una paziente e tenace lotta contro la figura naturalistica, di cui egli rifiuta l’evidenza lasciandosi sempre dominare dal mistero” (Marcel Brion).
La costruzione di un linguaggio svincolato dagli schemi accademici tradizionali matura attraverso la rielaborazione personale e mai intellettualistica di Picasso e del Postcubismo, riferimenti fondamentali per i pittori contemporanei.
Una più decisa geometrizzazione, la timbricità dei colori e l’appiattimento delle forme sullo sfondo, mutuate dal concretismo di Soldati, suggeriscono uno spaesamento quasi metafisico.
La vivacità coloristica antinaturalistica, presente in dipinti dello stesso tema, viene qui ridotta in tre zone cromatiche (ocra, bianco e nero) marcate dal contorno lineare nero di matrice espressionista. Il bianco è modellato in modo tale che la rugosità della materia e i rilievi del tocco creino un gioco di luci infinitamente raffinato. La pennellata più libera, visibile soprattutto nella coda del gallo e la densità grumosa dell’impasto cromatico avvicinano quest’opera del 1954, alle prime esperienze informali iniziate proprio in quegli anni.
Il gallo è testimonianza di uno dei temi più celebri di Meloni: così geometricamente scanditi, araldici, muti e malinconici, i galli coniugano, in un clima di particolare visionarietà e invenzione, fantasia e realtà, esperienze artistiche europee e genuinità lirica personale. (GF)