ESPANSIONE + TRANSLAZIONE
Paolo Scirpa
1981
Tecnica
Scultura
Materiale
Opera luminosa al neon
Misure
40 x 50 x 50 cm
N. Inventario
342
La ricerca di Scirpa trae spunto dal Manifesto Tecnico della Scultura Futurista di Boccioni che aveva teorizzato la possibilità di impiego della luce elettrica nell’opera d’arte e si collega alle sperimentazioni dell’Arte Ottica incentrate sulla contingenza e relatività della percezione visiva. Attorno alla metà degli anni Settanta, realizza opere che vengono definite da Carlo Belloli “ludoscopi”: sculture che, tramite un sistema di specchi e di luci policrome al neon, propongono la percezione di uno sfondamento illusorio dello spazio. In Ludoscopio. Espasione + traslazione all’interno di una scatola nera appaiono le traslazioni del perimetro di un cerchio luminoso che si espande e si moltiplica all’infinito. Negli anni Ottanta Scirpa sviluppa i primi interventi progettuali inserendo le sue voragini luminose in architetture e ambienti. (LC)