PRODUTTIVO
Giorgio Andreotta Calò
2018
Tecnica
Installazione ambientale
Materiale
Sequenza stratigrafica Archivio Carbosulcis, miniera del Sulcis Iglesiente (sud-ovest della Sardegna)
Misure
1500 cm lineari, ciascun carotaggio: 130 x Ø 6,5 cm, dimensioni complessive variabili
Provenienza
Studio dell'artista
N. Inventario
48 FZ
Produttivo è stato realizzato in occasione della mostra CittàdiMilano, tenutasi nel 2019 presso Pirelli HangarBicocca.
L’opera è composta da carotaggi estratti attraverso sondaggio geognostico per mezzo di una trivella cava. Questi campioni vengono utilizzati nell’ambito di ricerche geologiche e ingegneristiche per studiare le caratteristiche fisiche e chimiche dei materiali costituenti il sottosuolo.
I carotaggi sono costituiti da campioni prelevati dalla miniera gestita dalla Carbosulcis S.p.A., società specializzata nell’estrazione di carbone nell’area del Sulcis Inglesiente, attiva fino al 2017. Nel corso del 2018 l’artista ha acquisito, riordinato e catalogato circa 2000 metri lineari di carotaggi, parte dell’archivio dei sondaggi, che con la progressiva chiusura dello stabilimento rischiava di essere perso completamente.
I segmenti di campionamenti cilindrici sono stati installati dall’artista a pavimento all’interno dello spazio espositivo parallelamente tra loro, restituendo visivamente i livelli di profondità ai quali sono stati estratti.
Come dice Mariagiulia Leuzzi “la corrispondenza che l’artista attiva tra il piano longitudinale (la sequenza stratigrafica) e la traiettoria orizzontale evoca un cammino ideale verso l’oscurità del sottosuolo, rendendo visibili le trasformazioni della materia attuate dal tempo”. Per Riccardo Venturi “i carotaggi sono leggibili come piante geologiche che spazializzano la profondità, la cartografano su un piano, ma anche come un viaggio nel tempo di cui ci sfugge l’ampiezza.”
L’opera è stata suddivisa dall’artista in undici porzioni, successivamente cedute a diverse istituzioni museali italiane facenti parte della rete dei musei d’arte contemporanea italiani coordinata da AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, tra cui il MA*GA. In questo modo campioni provenienti dalla stessa area hanno subito un processo di dislocamento geografico, seguendo una distribuzione da nord a sud del paese in base alla profondità della loro estrazione.
[AC]