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AUTORITRATTO

Atanasio Soldati

1930

Tecnica


Dipinto

Materiale


Olio su tela

Misure


46 x 36 cm

Provenienza


Opera donata da Maria Soldati nel 1981

N. Inventario


346

La produzione di Atanasio Soldati tra gli anni venti e trenta è segnata dal particolare sguardo dell’artista sul proprio mondo quotidiano. Ciò risulta evidente anche nell’Autoritratto del 1930. Nell’opera, il volto di Soldati è infatti lontano da qualsiasi connotazione naturalistica, apparendo allo stesso tempo ingenuo ed enigmatico. Ad amplificare questo senso di spaesamento, gli edifici sullo sfondo che, sovrapponendosi gli uni agli altri, non rispettano alcuna regola prospettica. L’insieme di questi elementi contribuisce così alla costruzione di un autoritratto più psicanalitico che fisico, dove il mondo delle cose, dei colori e delle forme diventa una sorta di ponte verso l’interiorità dell’artista. Come scrisse nel 1934 Alfonso Gatto: “Ogni colore ha la sua amorosa ragione di inerzia nella pittura di Soldati: è un uscio netto d’infinito: rimane all’asciutto nella limpida calma del suo stupore”. Così gli oggetti della vita domestica, i palazzi, le persone sono filtrati dalla capacità dell’artista nel saperli sintetizzare, semplificare, svuotare; tanto da far confessare a Soldati stesso, in una conversazione confidenziale con Silvio Zanella, poi trascritta: “Soltanto ora che faccio astratto, che genera scalpore, mi accorgo che sono un autentico pittore, un artista genuino. Un giorno scopriranno che lo ero anche quando nelle mie opere apparivano le case, gli alberi, il cielo, la natura”. 
Autoritratto, così come tutta la produzione del pittore in quegli stessi anni, prefigura già gli sviluppi futuri della sua ricerca estetica, volti alla definizione di un nuovo linguaggio astrattista per la pittura italiana. Infatti Soldati, accanto a Rho, Radice e Veronesi è uno dei primi pittori italiani a riallacciarsi alle ricerche europee, proponendo una pittura astratto-geometrica di matrice concretista.  
Autoritratto venne donato, assieme all’opera Marina (Grottammare) del 1931, da Maria Soldati nel 1981 in occasione della mostra che il museo dedicò ad Atanasio Soldati. (AC)

Autoritratto