DONNA CHE SI SPOGLIA
Vittorio Tavernari
1965
Tecnica
Scultura
Materiale
Cemento armato
Misure
80 x 20 x 12 cm
Provenienza
Opera donata dall’ing. Armando Guenzani nel 1969
N. Inventario
134
Vittorio Tavernari, artista varesino d’adozione, è uno dei protagonisti della scultura moderna. Per Tavernari, la scultura rappresenta il tramite primo e ultimo con la vita, i tanti strumenti del lavoro – punte, scalpelli, sgorbie, bulini – sono le sue chiavi per capire la realtà.
Costante è l’interesse dell’artista per la figura umana, in particolare quella femminile, che rappresenta spesso senza braccia e acefala non solo in sculture, ma anche in tempere, grafiche e disegni.
Donna che si spoglia evoca già nel titolo il lavoro di riduzione e la continua e personale esigenza di essenzialità e verità da parte dell’artista. La superficie della figura non è liscia, si sgrana, s’increspa, i margini sono tormentati. Centrale è il ruolo della luce che si insinua nella sua modellazione nervosa, inquieta, scabra, come sensibile risultato di una profonda introspezione.
“Non parlerò, forse, di scultura: essa è per me, come ogni arte per l’artista, un mezzo per esprimere me stesso e le mie verità più profonde: sentimenti, sensazioni, esperienze, memorie. Credo con forza alla materia che uso, sia esso legno o gesso o creta o ferro, purché mi offra, in quel preciso momento, la possibilità di esprimermi, mi dia modo di sfogare, di dar vita a quello che ho dentro e che non può starsene chiuso. Il mio interesse è rivolto soprattutto alla figura umana, o, per essere più esatti, all’uomo-individuo, forma e contenuto: direi che in una figura femminile si possa leggere tutto del mondo e della vita, dalla oscura germinazione misteriosa, alla dolcezza, al dolore, al piacere, alla indicibile realtà della vita stessa. Per me, da anni ormai, non esiste che la possibilità, quotidiana, di scoprire la vita attraverso il soggetto della figura: dove si incontrano e si fondono le realtà esterne a quelle, sotterranee, dei miei sentimenti dell’ora. Le contraddizioni, le ricerche, le lancinanti ore del dubbio: in una materia qualsiasi tento di chiarire, a me stesso, questa situazione”.
Il Museo di Gallarate, oltre a Donna che si spoglia, possiede anche una china del 1957, Nudo n. 1, che raffigura una donna, nuda, senza piedi e con la testa appena abbozzata. (LC)