SUPERFICIE MAGNETICA
Davide Boriani
1961
Tecnica
Opera cinetico-visuale
Materiale
Campo elettromagnetico, metallo, limatura di ferro, calamita, motore elettrico
Misure
60 x 17 cm
Provenienza
Opera donata dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate nel 1976
N. Inventario
213
Davide Boriani conosce Gabriele De Vecchi e Grazia Varisco fin dal liceo, Giovanni Anceschi e Gianni Colombo all’Accademia di Brera al corso di Decorazione di Achille Funi, alla fine degli anni cinquanta. Insieme, unite le ricerche nel Gruppo T, hanno realizzato un’importante svolta di carattere teorico e pragmatico nel mondo dell’arte: l’introduzione nelle proprie opere della pratica di concetti fondamentali, urgenti alla vita stessa, quali quello del tempo, della durata, della procedura, dell’interazione.
Le opere di questi artisti funzionano, si muovono, prevedono azione e movimento da parte del pubblico, rivendicano una dimensione attiva e partecipativa, sono all’opposto che unici e assoluti, qualità storicamente attribuite alle opere stesse: sono relativi a chi li guarda, vengono realizzati con mezzi tecnici, sono ripetibili nell’assemblaggio, passibili di pezzi di ricambio. Queste opere non vengono restaurate ma aggiustate, riparate senza che il senso ne risulti compromesso: esse sono state create e pensate quali dispositivi per l’interazione e il loro valore sta proprio nel funzionamento.
L’opera che è qui esposta è l’emblema di molta arte cinetica e programmata: essa è meccanica, tecnologica, necessita dell’intervento dello spettatore per essere attivata, agisce sotto regole matematiche o fisiche predeterminate ma il suo risultato è inaspettato, sempre vario, incantevole e attraente per il suo svolgersi continuo, per le sue forme mai finite. L’opera è come un orologio che invece di mostrare il tempo in una convenzione astratta, numeri o puntini in un quadrante, illustra direttamente gli effetti del procedere. Questo scorrere lento e brulicante, questa continua variazione di aggregati, fa riflettere sulle infinite possibilità della materia su come essa agisca, svolga il suo corso e si riproponga e come anche un sussulto, un inceppo dato dal caso, possa modificarne andamento e risultati dando origine a eventi completamente nuovi. (FMC)