SAN GIMIGNANO
Raffaele De Grada
1951
Tecnica
Dipinto
Materiale
Olio su tela
Misure
50 x 60 cm
Provenienza
Opera donata dal Premio nazionale Arti Visive Città di Gallarate 1952
N. Inventario
034
San Gimignano è una delle numerose tele che De Grada dedica a questo borgo toscano e al suo paesaggio semplice e primitivo.
L’artista milanese, che svolge la sua formazione tra Zurigo – dove aiuta il padre nei lavori di decorazione di chiese e palazzi pubblici – Dresda e Karlsruhe – dove studia in accademia tra il 1903 e il 1908 –, durante i mesi estivi è solito recarsi, seguendo le piste dei pellegrinaggi degli artisti tedeschi e francesi dell’Ottocento, in Umbria, Lazio e Toscana. Ed è soprattutto del paesaggio toscano che De Grada subisce il fascino innamorandosene per tutta la vita. San Gimignano, opera degli ultimi anni della carriera del maestro, mostra infatti come, ancora nel corso degli anni cinquanta, il pittore vi torni spesso a dipingere.
De Grada era solito affermare che “in Toscana, piuttosto che in Lombardia, il paesaggio è più secco: è un paesaggio da uomini adulti, da uomini che hanno percorso un più lungo cammino spirituale. È un paesaggio formato, come se fosse già dentro lo stile. Ecco perché i pittori lombardi dovrebbero andare in Toscana e viceversa per potersi capire e dipingere”.
In questo dipinto la fluidità chiara e trasparente delle pennellate denota una maturità ormai personalissima, lontana dalla durezza compositiva dei lavori degli anni venti e della successiva scansione volumetrica di opere del periodo novecentista. Le masse vengono dipinte sulla tela secondo un senso profondamente intimo della composizione: i contorni delle case, degli alberi, delle colline si perdono e si sfilano, cercano di rompere le linee della costruzione strutturale, dando così vita a suggestioni di raccolta compartecipazione al paesaggio.
(MM)