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MAMMA SON TANTO FELICE

Antonio Fomez

1966

Tecnica


Dipinto

Materiale


Collage polimaterico su tavola

Misure


91 x 81 cm

Provenienza


Opera donata dall’artista nel 1985

N. Inventario


461

Mamma, son tanto felice presenta la ricerca di Antonio Fomez negli anni di interesse per la Pop Art. L’opera è infatti un collage polimaterico dove disegni, fotografie, frammenti di manifesti e veri e propri oggetti compongono l’immaginario collettivo e di consumo, caratteristico dell’Itala del Boom economico negli anni sessanta.
Legata ad una serie di lavori dedicati a questo tema realizzati tra il 1963 ed il 1966, l’opera in esame si rivolge in particolare al tema dell’infanzia. Proprio in quegli anni infatti iniziano ad essere prodotti, pubblicizzati e commercializzati, in gran quantità, oggetti dedicati ai bambini e al loro benessere. In modo ironico, questa dimensione commerciale e popolare è rafforzata anche dal titolo del lavoro, Mamma, son tanto felice tratto della celebre canzone di Beniamino Gigli del 1940. Questa citazione ribalta poi la prospettiva di analisi dell’opera, poiché fa apparire il bambino come diretto interlocutore dello spettatore, capace di raccontare attraverso cibi, pupazzi e immagini il nuovo status raggiunto.
L’insieme della composizione non è però in grado di restituire un’immagine di tranquilla e appagata opulenza, al contrario l’opera sembra tradire una certa inquietudine, come se questi oggetti fossero facili apparenze, obsoleti feticci che ricordano la fugacità dei beni materiali. Come ha scritto Silvio Zanella in occasione della personale tenuta dall’artista presso la storica Civica Galleria nel 1985 “[Fomez] fu uno dei primi in Italia ad usare il linguaggio della Pop Art americana ritenendo quest’arte l’autentica interprete della più significante e vistosa caratteristica della nostra epoca: la mercificazione ed il consumismo di massa dipendenti dalla persuasione occulta. Ma anche in questa operazione Fomez non ha subito passivamente la pop, si è ribellato rovesciando sui produttori la valanga dei loro prodotti”. (AC)   

Mamma son tanto felice