CHATEAU-LE-MOI
Gianfranco Baruchello
1979
Tecnica
Dipinto
Materiale
Smalto su tela
Misure
41,5 x 45,5 cm
Provenienza
Opera donata dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate nel 1982
N. Inventario
351
Château-Le Moi, piccolo dipinto su tela, appare come la pianta di una fortezza dai contorni umani circondata da vegetazione. L’opera, nel suo invito all’esplorazione, introduce immediatamente un aspetto fondamentale della ricerca di Baruchello: il fatto di interessare, come osserva Tommaso Trini, “non tanto l’ottica visiva, quanto due dimensioni fisiche, due infiniti: l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo”.
Lo sguardo dello spettatore oscilla di continuo dal frammento alla totalità, dapprima cogliendo la pianta d’insieme, per poi soffermarsi sull’interno di questa abitazione a misura d’uomo, occupata da quelli che sembrano sia oggetti d’arredo comuni sia ambigue sagome umane. All’esterno la costellazione di segni continua con elementi vegetali catalogati come fossero tratti da un erbario antico. La ricerca di Baruchello, artista attivo fin dagli anni Sessanta, si è sempre svolta all’insegna della varietà dei mezzi, dai dipinti agli oggetti, dai film ai libri, fino alle azioni più propriamente concettuali; ma il senso ultimo del suo lavoro, che procede per accumulazioni e accrescimenti, è sempre stato quello di captare una pluralità non circoscrivibile di cose, visibile agli occhi o collocata nella mente.
Il dipinto Château-Le-Moi è stato realizzato mentre l’artista era impegnato nell’operazione, durata dal 1975 al 1981, “Agricola Cornelia S.p.a.” una società regolarmente costituita con l’obiettivo sociale di coltivare la terra, lavoro che poi coincideva con la stessa azione artistica. Nell’opera si può infatti cogliere, in senso generale, l’interesse antropologico per lo spazio come confine del corpo e per il corpo come spazio del viaggio metaforico verso la conoscenza, tema centrale che percorre tutta l’attività artistica di Baruchello. (LG)