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STANZE#2

Alessandra Spranzi

2009

Tecnica


Fotografia

Materiale


Stampa a colori su alluminio

Misure


70 x 100 cm

Provenienza


Opera acquisita dal Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate nel 2012

N. Inventario


1307

Attraverso la fotografia e il video, Alessandra Spranzi indaga e analizza l’estetica dello stereotipo, delle abitudini sociali, offrendo uno sguardo esistenziale sulla realtà. 

Lo strumento principale dell’artista è l’osservazione del quotidiano: dopo avere registrato un processo o un avvenimento, la Spranzi compie un gesto, semplice nella sua essenzialità, che trasforma la nostra abituale conoscenza delle cose. 

E’ quello che accade per il lavoro Stanze#2, che nasce da accostamenti di spazi abitativi differenti. Le immagini derivano dai depliant pubblicitari di luoghi di vacanza, caratterizzati da un’estetica dozzinale e poco accurata. 

Le stanze di albergo, ambienti banali e impersonali, si presentano disabitate e desolate, diverse nei particolari, eppure tutte omologate nello stile. Attraverso un processo di montaggio, Alessandra Spranzi sovrappone coppie di immagini creando spazi fantastici. Dall’invenzione nasce un duplice effetto: da un lato si assiste al potenziamento della realtà indistinta dei luoghi, dall’altro si amplifica il senso di surrealtà, date le sottili incongruenze visive che nascono dagli abbinamenti architettonici. Risvegliando l’enigma, l’artista rivela dunque l’altra faccia del visibile, tratto tipico della sua poetica, sia che si tratti di un lavoro fotografico, sia di un video.

L’opera, parte di un più ampio ciclo di lavori legati a questo tema, è stata selezionata al XXIII Premio Gallarate dedicato alla fotografia contemporanea, sebbene non si possa realmente collocare il lavoro della Spranzi in un ambito esclusivamente fotografico. Questa indagine in bilico tra racconto della realtà e riflessione sulla natura stessa dell’immagine, di radice concettuale, è dichiarata dall’artista stessa che in una recente pubblicazione scrive “La realtà ci si offre spesso sotto forma di immagini, immagini trovate di realtà. Le immagini illuminano il caos della realtà, il fotomontaggio lavora dentro al caos, mantenendolo, rendendolo anzi più evidente, tagliando e rimontando spazi e tempi non omogenei, frammentati". (LG)

Stanze#2