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L’ARMONIA DELLA FORMA. ANGELO BOZZOLA E IL MOVIMENTO ARTE CONCRETA (1948-1958) presso la sede di LEGNANO - PALAZZO LEONE DA PEREGO

28 novembre 2015–21 febbraio 2016

La mostra

La rassegna inaugura il nuovo Polo Museale dell’Alto Milanese per l’arte contemporanea che unisce in un unico progetto culturale le due sedi del MA*GA di Gallarate e di Palazzo Leone da Perego di Legnano.

L’esposizione approfondisce il dialogo intercorso, nella metà del secolo scorso, tra il MAC - Movimento Arte Concreta e Angelo Bozzola, attraverso 75 opere - dipinti, sculture, grafiche e oggetti di design - del maestro novarese e degli artisti del MAC presenti nelle collezioni del MA*GA, quali Bruno Munari, Gianni Monnet, Gillo Dorfles, Atanasio Soldati, Augusto Garau.

Con L’Armonia della forma inizia la collaborazione tra i comuni di Legnano, di Gallarate e il museo MA*GA, nell’elaborare un programma a tutto tondo, culturale, educativo, espositivo per Palazzo Leone da Perego. Il proposito è creare un vero e proprio polo per le arti contemporanee dell’area metropolitana e dell’alto milanese, capace di potenziare e razionalizzare l’offerta culturale territoriale esistente. La programmazione, che si focalizzerà sui grandi maestri di area lombarda di valenza internazionale, sui giovani e sulle istanze più contemporanee e attuali dell’arte, sarà inaugurata dalla mostra “L’armonia della forma. Angelo Bozzola e il Movimento Arte Concreta (1948-1958)”, in programma dal 28 novembre 2015 al 21 febbraio 2016, a Palazzo Leone da Perego di Legnano.

La rassegna, curata da Chiara Gatti, promossa dal Museo MA*GA in collaborazione con La Fondazione Angelo Bozzola, approfondisce il dialogo che intercorse alla metà del secolo scorso tra il MAC - Movimento Arte Concreta, fondato a Milano alla fine del 1948, e Angelo Bozzola (1921 - 2010) che vi aderì nel 1954, diventando uno dei suoi più accreditati interpreti.

L’esposizione presenta 75 opere, tra dipinti, sculture, grafiche e oggetti di design, di Angelo Bozzola e degli artisti del MAC presenti nelle collezioni del MA*GA, quali Bruno Munari, Gianni Monnet, Gillo Dorfles, Atanasio Soldati, Augusto Garau.

Il percorso allestito al Palazzo Leone da Perego inizia proprio con i lavori di questi maestri che ricostruiranno la genesi e lo sviluppo delle ricerche del movimento che si prefiggeva di sviluppare un’arte non figurativa, in opposizione sia alla pratica dell’informale sia al realismo degli artisti impegnati politicamente. Nato dall’incontro di personalità molto diverse fra di loro, il MAC non fu mai un gruppo esclusivo, chiuso in se stesso e fermo su regole e posizioni inviolabili. Al contrario, manifestò fin dall'inizio un’apertura a fronti differenti, un carattere politecnico, ricco di stimoli per chiunque si avvicinasse alla sua linea astratta. È in questo clima che Angelo Bozzola si unì al MAC, fino alla data del suo scioglimento, nel 1958.

L’esposizione darà conto delle sue prime opere “concrete”, caratterizzate da forme smussate, da ovali che traevano ispirazione da reminiscenze naturalistiche, messe a confronto con quelle coeve dei primi firmatari.

Quindi, l’attenzione si concentrerà sullo sviluppo di un concetto formale operato da Bozzola, che vide le sue sculture e i suoi dipinti della metà degli anni Cinquanta, contraddistinguersi da una “forma-modulo” in bilico fra pittura e scultura, con strutture primarie che si aprono come ventagli, si moltiplicano, s’incastonano fra loro, per edificare forme sempre più articolate.

Sulla scia di quanto scritto da Bruno Munari nel 1951, “avremo un mondo in cui ogni cosa avrà le sue proporzioni armoniche. Ogni oggetto, ogni cosa ci darà questo messaggio di armonia”, gli artisti del MAC, affascinati da un desiderio di raggiungere una misura e una bellezza assolute, proseguirono lungo il solco della sintesi, alla ricerca di valori plastici, grafici e cromatici capaci di sganciarsi da qualsiasi nesso figurativo e contenuto narrativo. Il risultato porterà a geometrie incontaminate che, in mostra, vedranno nuovamente dialogare Bozzola con i compagni del MAC, all'insegna di un ideale condiviso di forma astratta.

Completa il percorso una sezione dedicata al design e alla produzione di elementi d'arredo.

Con la mostra L’armonia della forma, i giardini del MA*GA e di Palazzo Leone da Perego diventeranno, a loro volta, spazi espositivi, e ospiteranno opere monumentali di Angelo Bozzola, come Progressione in ferro del 1966.

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