05 marzo 2016–10 aprile 2016
La mostra
Nel corso del tempo il lavoro di Mme Duplok ha presentato una significativa attenzione alla dicotomia rumore/suono come veicolo di progetti site-specific (KW 24 ad esempio, realizzato per il MAGA nel 2009 e poi riallestito alla Triennale di Milano nel 2012 dopo l’incendio del museo di Gallarate).
Dammi una voce è la nuova opera di Mme Duplok realizzata espressamente per lo spazio espositivo Leone da Perego a Legnano in collaborazione con il vocal performer Boris Savoldelli.
Come ogni spazio espositivo anche questo si caratterizza per modalità di apertura e fruibilità legate a esposizioni temporanee. Per i nostri committenti era fondamentale comunicare la natura intermittente di queste aperture e chiusure del Palazzo Leone da Perego.
A tale fine, poiché il tempo del lavoro e quello liturgico hanno, o avevano, con la funzione di rappel à l’ordre, una loro riconoscibile voce (sirene e campane), perché non pensare ad una possibile voce dell’arte in grado di assolvere lo stesso compito? e poi quale voce?
In quella specie di campo dei miracoli che è l’arte, comunicare un evento espositivo significa pressoché sempre stampare i nomi degli artisti presenti, nomi che sono firme, firme che sono materiche e patenti dichiarazioni di valore. Tutto mooolto concreto, tutto mooolto semanticamente consolidato. Ma il nome è un suono prima che un ... ideogramma. In tal senso, far reinterpretare i nomi degli artisti da un compositore, porli in relazione con le opere, affidarne ad un gigantesco megafono l’amplificazione del suono che se ne genera, utilizzarlo per comunicare l’apertura e la chiusura giornaliera del Palazzo Leone da Perego, tutto questo è “Dammi una voce”.
Il nostro augurio/la nostra speranza è che sia BELLA FORTE!