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MARCELLO MORANDINI

12 marzo 2017–16 luglio 2017

La mostra

L’esposizione, curata da Marco Meneguzzo ed Emma Zanella, organizzata in collaborazione con la Fondazione Morandini, presenta oltre 200 opere tra disegni, sculture, progetti di architettura, rendering e modelli e prodotti di design, realizzati dalla metà degli anni Sessanta a oggi, che definiscono la precisa cifra stilistica di Morandini tra arte, architettura e design, dagli inizi degli anni Sessanta a oggi.

Il percorso espositivo, organizzato per nuclei tematici, si snoda mettendo in luce i principali momenti del suo lungo percorso creativo, dalle mostre personali alla celebre Galleria del Naviglio negli anni Sessanta, alla partecipazione con una sala personale alla XXXIV Biennale d’Arte di Venezia nel 1968 e alla XLII Biennale Arte e Scienze di Venezia del 1986; dagli esordi artistici con il sostegno critico di Germano Celant, Umbro Apollonio e Gillo Dorfles all’invito a rappresentare l’arte italiana alla IX Biennale di s. Paolo in Brasile, a Bruxelles al Palais del Beaux Arts, per “Europalia”, a Ginevra nel 1969 con Agostino Bonalumi e Gianni Colombo. Tra le tappe importanti del suo successo l’importante partecipazione a Documenta 6 di Kassel nel 1977 e a Documenta Urbana, sempre a Kassel nel 1982 con Attilio Marcolli e ancora l’installazione permanente di grandi sculture davanti ai Musei tedeschi: al Museum Joseph Albers a Bottrop, al Museum für KonKrete Kunst di Ingolstadt, al Wilhelm Hack Museum di Ludwigshafen, all’Europaisches Museum di Selb e al Das Kleine Museum di Weissenstadt. Ampio spazio viene dato alla produzione di design che lo vede collaborare con molte aziende svizzere, tedesche, giapponesi e italiane: Baleri, Belux, Boller Winkler, Brendel, De Sede, Fürstenberg, Gabbianelli, Girard Perregaux, Kartell, Kowa Osaka, Lantal Textile, Longoni, Marienza, Memorabilia New York, Philip Morris, Remuzzi, Rosenthal, Sawaya & Moroni, Silent Gliss, UnacTokyo, VorWerk. I suoi oggetti sono esposti in molti musei internazionali. La mostra si conclude con una sezione dedicata agli ambiziosi progetti architettonici che caratterizzano la ricerca di Morandini a partire dagli anni Ottanta, alcuni di questi realizzati principalmente in Germania, Singapore e Malesia oltreché a Varese, città in cui vive dal 1946.

Quella di Marcello Morandini è una carriera lunga in cui il rigore geometrico e il minimalismo cromatico caratterizzano, com’ebbe modo di ricordare lo stesso Morandini “lavori che sono stati e sono il frutto parziale di una ricerca “calvinista”, che ha segnato nel tempo anche il mio carattere”.  “Quella del MA*GA - sottolinea ancora Morandini - non vuol essere una retrospettiva classica ma un’esposizione da sfogliare e leggere lentamente, non necessariamente parole ma, in questo caso, “forme” realizzate in anni diversi che qui s’incontrano per raccontare la loro semplice storia”.

La mostra è il primo evento pubblico della Fondazione Morandini, nata il 7 dicembre 2016 e la cui sede museale a Varese sarà ultimata dopo i restauri alla fine del 2017. La Fondazione nasce infatti con l'obiettivo di fondare un museo dedicato all'artista, conservando e valorizzando le sue opere d’arte, di design e architettura e promuovendo la conoscenza delle arti in generale e in ogni loro forma. La Fondazione Morandini persegue queste finalità, attraverso esposizioni, eventi culturali e convegni, ricerche, pubblicazioni, attività didattiche con la collaborazione di musei e istituzioni italiani e internazionali. 

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