Silvio Zanella. Diari
13 ottobre 2018–06 gennaio 2019
La mostra
Nel centenario della nascita di Silvio Zanella (9 ottobre 1918) il MA*GA e il Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate, in collaborazione con l'"Archivio Silvio Zanella e Lilliana Bianchi", il Comune di Gallarate, l’Università del Melo, il Museo della Basilica, la Società Gallaratese per gli Studi Patri, l’Associazione Teatro delle Arti, l’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, la Pro Loco e SEA, dedicano al loro ideatore e fondatore una serie di mostre volte ad approfondire la sua figura di artista, di designer, di promotore culturale, di uomo politico e sociale.
La convinzione che le arti siano uno strumento indispensabile di crescita, di educazione, di confronto critico con la realtà e con il mondo, hanno sempre spinto Silvio Zanella non solo a percorrere la strada di una pittura indagata, sentita e amata in ogni momento della sua vita d’uomo e di artista, ma anche a ideare, far nascere e crescere i suoi progetti culturali più importanti, il Premio Gallarate (1949) e la Civica Galleria (oggi MA*GA 1966), che tanto hanno contribuito a determinare un profondo cambiamento istituzionale e sociale nella nostra città.
Difficile, parlando de "il professore", distinguere le sue diverse personalità, d’uomo, d’artista, di critico, di insegnante appassionato e sempre pronto a mettersi in gioco. Difficile perché il suo universo poliedrico prendeva forma e coerenza nell’insieme, in una totalità in cui ogni faccia, pubblica e privata, artistica e professionale, aveva senso e unità in rapporto alle altre.
In questa prospettiva multiforme si aprono, al MA*GA e nelle altre sedi espositive una serie di esposizioni volte a restituire la sua arte come il suo indimenticabile universo immaginario, quasi moderne Wunderkammer, capaci di tuffare il visitatore nel cuore dei pensieri e delle azioni artistiche di un pittore e di un uomo di profonda cultura. I mobili firmati da Zanella designer accanto ai dipinti, ai fogli, ai disegni, agli appunti, saranno gli elementi capaci di ricostruire il mondo di un’artista che ha usato tutti i mezzi possibili per esprimere la propria visione del mondo.
DIARI:
AMBIENTE ZANELLA
Al MA*GA accoglie il visitatore l’Ambiente Zanella un “concistoro di idee, progetti, opere, oggetti, documenti, e poi Merzbau, caverna, Wunderkammer, specola...[capace di] rappresentare quel turbine di pensiero e azione che a Gallarate erano abituati a chiamare Il Professore; Il, per antonomasia...” (S. Manara, 2018).
Una stanza, collocata nel cuore del museo e alla portata di tutti i visitatori, che attraverso opere, arredi disegnati da Zanella, oggetti fortemente simbolici, dipinti, disegni, appunti, memorie, opere di altri artisti amici, permetterà al visitatore di fare esperienza diretta dell’artista e dell’uomo nel luogo che egli ha ideato e fortemente voluto. L’ambiente è ideato da Sergio Manara con il sostegno dell’Archivio Silvio Zanella e Lilliana Bianchi che per l’occasione ha concesso il prestito di tutti i materiali disponibili. Accanto all’Ambiente oltre sessanta opere restituiscono i momenti più significativi della ricerca pittorica dell’artista, dagli anni dell’Accademia di Belle Arti di Brera (1946 -1950), alla pittura informale e segnica degli anni cinquanta e sessanta, fino al colore libero, dinamico e luminoso degli ultimi decenni.
Aprono il percorso espositivo opere degli anni della formazione di Zanella, dai dipinti eseguiti giovanissimo a Viterbo durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale alle sperimentazioni degli anni dell’Accademia, periodo in cui l’artista si muove alla ricerca di un proprio linguaggio espressivo passando da una figurazione tradizionale a una scansione geometrica delle forme di stampo dichiaratamente postcubista. Lo svilupparsi della sua pittura lungo i decenni lo vede impegnato in un dialogo fitto, costante e pressoché esclusivo con la natura, sentita più che osservata, affrontata con una visione libera e disincantata guidata via via da un segno
cromatico vibrante e denso, da un espressionismo filtrato dalla ragione, dalla ricerca di una luce simbolica quasi astratta nella sua essenzialità. Chiudono la mostra i dipinti degli ultimi anni in cui la materia cromatica intrisa di luce si libera in un segno capace di muoversi senza griglie e trattenimenti formali.
QUESTE LE ALTRE SEDI DEL PROGETTO:
DIARI:
PITTURA NATURA
19.10.18 - 9.11.18
Galleria dell’Università del Melo
Via Magenta 3 - Gallarate
www.melo.it
lunedì - domenica 16 - 19
ingresso libero
DIARI:
PROGETTI E IDEE PER IL SACRO
27.10.18 - 6.01.19
Spazio Restauro - Museo della Basilica
Via Postcastello 9 - Gallarate
martedì e giovedì 9 - 12
sabato e 3° domenica del mese 15 - 19
ingresso libero
DIARI:
PROGETTI E IDEE PER I MUSEI
28.10.18 - 6.01.19
Museo degli Studi Patri
Via Borgo Antico 4 – Gallarate
www.studipatri.it
domenica 9.30 - 11.30 | 15 - 18
ingresso libero
DIARI:
PROGETTI E IDEE PER L’ABITARE
2.12.18 - 6.01.19
Pro Loco
Vicolo del Gambero 10 - Gallarate
www.prolocogallarate.it
lunedì - sabato 10 - 12 | 16 - 19
ingresso libero
DIARI:
PROGETTI E IDEE PER LA SCENA
10.11.18 - 6.01.19
Teatro delle Arti
Via Don Minzoni 5 – Gallarate
www.teatrodellearti.it
segue gli orari degli spettacoli
ingresso libero
DIARI:
1954-2003
novembre - marzo
SEA E MA*GA PER L’ARTE
Aeroporto Malpensa Terminal 1
Sala Raspighi, Montale, Monteverdi, Pergolesi e Visconti
L'artista
Silvio Zanella (Gallarate, 1918-2003).
Silvio Zanella nasce a Gallarate nel 1918. Viene arruolato nell’arma aeronautica nel 1938 e trascorre gli anni della guerra all’aeroporto militare di Viterbo. Nell’immediato dopoguerra studia all’Accademia di Belle Arti di Brera con i maestri Carrà, Carpi e Funi e con Eva Tea e Guido Ballo. Sono gli anni in cui, anche grazie a numerosi viaggi all’estero, amplia la propria conoscenza dell’arte e stringe rapporti di amicizia con numerosi pittori, scultori, poeti, critici e storici dell'arte.
L’attività artistica di Silvio Zanella si pone in continuità con la ricerca italiana del Secondo Dopoguerra, caratterizza da una prospettiva di compromesso, di dialogo tra linea astrattista e realista nel discorso linguistico dell’arte del tempo. Come scrisse Luciano Caramel: “La sua pittura ... era partita figurativa, poi gli stimoli culturali lo hanno portato ad avvicinarsi all’arte astratta che non è mai stata un’arte veramente mentale, razionale...c’era una specie di “vibrazione” nel colore che continuava tuttavia ad essere ancora naturalistico in quanto non era un colore a stesura solamente mentale o scientifica….La pittura di Zanella è al contempo astratta e figurativa… è una pittura molto autonoma e poco classificabile, che è la conseguenza della sua vasta cultura.” Dalla fine degli anni Quaranta affianca all’attività pittorica quella più strettamente culturale, organizzando mostre, conferenze, dibattiti, accompagnando con i propri contributi critici gli altri artisti, caratteristica rara in un artista che invece ha sempre caratterizzato la sua instancabile attività.
Nel 1949 fonda il Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate del quale è rimasto organizzatore e segretario fino al 1996 per poi diventare presidente onorario. Negli stessi anni intraprende l’attività di docente di storia dell’arte e, soprattutto, di designer, chiamato a disegnare arredamenti di appartamenti, alberghi, negozi, da importanti committenze nelle grandi città dell’Italia del nord.
Nel 1966 su incarico del Sindaco di Gallarate Mario Sola realizza la Civica Galleria d'Arte Moderna della quale è stato direttore fino al 1998. Nel 1967 aderisce al gruppo Lumen numen di Anversa e con esso espone in diverse mostre all'estero. Del 1968 è invece l’adesione al Gruppo 7 Italia, con il quale espone in varie mostre in Italia ed all'estero.
Nel 1975 comincia l’attività di politico per la sua città e a livello provinciale: quale Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Gallarate, contribuisce all’ampliamento della Civica Galleria d’Arte Moderna, alla costruzione di quattro edifici scolastici, tra cui la sede dei Licei di Viale dei Tigli e porta a termine il Museo Artistico Archeologico e Storico della Società Studi Patri di Gallarate del quale è stato direttore onorario per diciannove anni.
Come architetto progetta anche il Museo della Tecnica e del Lavoro M.V. Augusta di Gallarate. Fonda l'Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, da lui presieduta fino all’anno della sua scomparsa. Nel 1980 viene nominato Consulente del Centro Sistema Museale per l'Arte Contemporanea della Regione Lombardia.
Più di settanta sono le sue esposizioni personali in Italia e all’estero: tra le più importanti a Milano alla Galleria Bergamini nel 1954, alla Galleria Pater nel 1963 e 1964, alla Galleria Gian Ferrari nel 1971 e nel 1975; a Venezia nel 1966 alla Galleria Il Cavallino, a Torino alla Bussola nel 1968, a Verona alla Galleria Lo Scudo nel 1974 e nei musei di Gallarate, 1980 e 1987 e di Ferrara nel 1991. All’estero ha esposto a Bruxelles, Anversa e Zagabria. Invitato a più di 350 collettive, sue opere sono conservate in 27 musei italiani e in 7 musei all’estero. Numerose anche le monografie dedicate alla sua opera. Muore a Gallarate nel 2003.