Marcel.lì Antunez Roca: interattività furiosa
Pre-interattività e sistematurgia
08 marzo 2007–29 aprile 2007
La mostra
La mostra Interattività furiosa. Pre-interattività e sistematurgia nasce dalla collaborazione della GAM con INnet – interattività in rete – programma triennale Interregionale promosso da Ariella Vidach e Claudio Prati. La mostra costituisce un esempio altissimo del processo di ridefinizione dell’identità e del lavoro dell’artista attraverso l’utilizzo di una corporeità fortemente tecnologizzata nella quale l’eccesso e l’estremo si toccano in linguaggi polimorfi, mutevoli, densi di riferimenti iconografici e testuali provenienti da ambiti differenti per stato e cronologia.
L’ambito in cui si muove Marcel.lì è indefinibile e incentrato sulla contaminazione e sugli sconfinamenti tanto da spingerlo verso un’opera globale in cui teatro, arte, disegno, musica, cinema, scienza e tecnologia si fondono a creare una dimensione onnivora e totalizzante.
L’impaginazione della mostra ha preso vita a stretto contatto con Marcel.lì, alla GAM e nel suo studio di Barcellona, e ha previsto una presentazione trasversale e unica del suo lavoro a partire dalla metà degli anni Novanta e costituito da installazioni interattive, performance, video animazioni, scenografie, costumi, musiche, oggetti artistici, libri e fogli d’artista, il cui legante è il disegno, al quale è stato riservato un ampio spazio espositivo. È proprio quest’ultima forma di espressione ad assumere per l’artista una centralità indiscutibile: da spazio creativo privato e non finalizzato si trasforma successivamente in specifico spazio progettuale e mentale, spina dorsale di ogni progetto dell’artista. Il disegno è vita, ironia, è segno che si muove e si reinventa guidato da un’immaginazione incontenibile e imprevedibile, strumento caldo e immediato che funge da anello di congiunzione tra gli innumerevoli suoi mondi.
L'artista
Marcel.lí Antúnez Roca nasce a Moià nel 1959. È noto nel panorama artistico internazionale per le sue performance meccanotroniche e installazioni robotiche. Le sue opere appartengono al campo delle arti visive e sceniche.
Dagli anni Ottanta, il lavoro di Antúnez si basa su una continua osservazione di come si esprimono i desideri umani e in quali situazioni specifiche si manifestano.
Dall'inizio degli anni Novanta, l'incorporazione e la trasgressione di elementi scientifici e tecnologici nell'opera di Antúnez, e la loro interpretazione per mezzo di espedienti unici e specifici, hanno prodotto una nuova cosmogonia - calda, cruda e ironica - di temi tradizionali come l'affetto, l'identità, o la morte. Nelle sue opere questi elementi assumono una dimensione estremamente umana che provoca una reazione spontanea nel pubblico. Le sue performance meccatroniche all'avanguardia combinavano elementi come Bodybots (robot controllati dal corpo), Systematugy (narrazione interattiva con i computer) e dresskeleton (l'interfaccia del corpo dell'esoscheletro).
La sua performance EPIZOO ha suscitato scalpore nel panorama artistico internazionale. Per la prima volta i movimenti del corpo di un artista potevano essere controllati dal pubblico. Azionando un videogioco, uno spettatore interagisce con il bodybot indossato da Antúnez, muovendogli glutei, pettorali, bocca, naso e orecchie. Questa performance sottolinea il paradosso ironico, e persino crudele, che emerge dalla coesistenza tra l'iniquità digitale virtuale e la vulnerabilità fisica dell'artista.
Dal 2010 lavora all’Arsenal Della Aparrazione, che comprende i suoi tre ultimi lavori, il primo intitolato Cotrone (2010) è una performance, il secondo El Peix Sebastiano un mediometraggio presentato al festival di Sitges e la più recente rappresentazione Pseudo (2012) presentata al Festival Grec di Barcellona.
Nel 2014 inaugura la mostra Systematurgy. Azioni, dispositivi e disegni, su Arts Santa Mònica a Barcellona. Si concentra sul suo metodo di creazione la Systematurgy, un neologismo che è letteralmente una drammaturgia basata sul sistema computazionale
Il suo lavoro è stato presentato in numerose realtà internazionali, tra cui La Fundación Telefónica a Madrid, il P.A.C. a Milano, il Lieu Unique di Nantes, l'I.C.A. a Londra, SOU Kapelica Ljubljana, Cena Contemporanea a Rio de Janeiro, il MACBA di Barcellona e il Centro Culturale DOM di Mosca. Si è esibito ai Festival Internazionali EMAF Osnabruc Germania, Muu Media Festival Helsinki, Noveaux Cinema Noveaux Medias Montreal, DEAF Rotterdam, Spiel Art Munich, Ars Electronica Linz Austria, DAF Tokio Japan tra gli altri.