13 ottobre 2002–03 novembre 2002
La mostra
La donazione della collezione Cascioli al museo è stata elargita in memoria di Adolfo Cascioli e la sua grande passione per l’arte.
Adolfo Cascioli ha indirizzato il suo interesse prevalentemente verso artisti italiani attivi dal secondo dopoguerra, assicurandosi soprattutto ritratti e figure femminili, rappresentate prevalentemente nella loro nudità e quasi sempre sdraiate o sedute su sofà appena accennati o intente a guardarsi allo specchio o a ravvivarsi i capelli.
Ha scelto nell'ambito della figurazione italiana del secondo dopoguerra artisti per la maggior parte liberi da schemi e convenzioni quali Fontana, Salvadori, Rognoni, Manfredi, Cassinari, Migneco, Guttuso. Ha scelto, quelli che oggi sono considerati i "maestri" dell'arte italiana nella seconda metà del XX secolo.
Particolare attenzione poi va riservata al dipinto Frutta in riva al Ticino con cielo giallo in cui Silvio Zanella (1971), fondatore della Civica Galleria e amico di Cascioli, innesta sul neonaturalismo padano degli anni Sessanta l'immagine di una donna-nube, inserita nella natura come memoria interiore della delicatezza femminile.
Diversi sono i nomi di autori che arricchiscono la collezione. Primi fra tutti Ottone Rosai, Giuseppe Cesetti e Michele Cascella.
Altre opere sono di grande interesse per il museo: per esempio l'acquarello di Sassu che per tema e impaginazione delle figure ha come esplicito riferimento le Demoiselle d'Avignon di Picasso; alla donna veduta di spalle, decisamente memore per tecnica e impostazione delle figure femminili di Degas; oppure ai nudi di Guttuso, contrapposti per stile e linea di contorno alle secchezze ed asprezze delle linee del disegno di Campigli.