12 maggio 2012–08 luglio 2012
La mostra
La mostra Abitare Minimo, una ricerca sull’essenzialità dell’abitare, propone progetti di ricerca che si presentano come interventi minimi nell’ecosistema del paesaggio rimandando a un’idea di architettura in armonia con il territorio che la accoglie. Costruzioni a scala minore che si collegano al concetto di sostenibilità, sperimentando nuovi materiali e tecnologie e includendo la questione del corretto e graduale sviluppo economico-sociale. L'architettura minima è intesa come vero e proprio filone trasversale in grado di unire realtà culturali e sociali molto distanti tra loro, sulla soglia fra tradizione storica, manifestazioni “spontanee” e architettura contemporanea.
I progetti esposti sono l’esempio di interventi leggeri sul territorio, dalle dimensioni ridotte e dagli spazi minimi. I lavori di ricerca in mostra si manifestano come interpretazioni significative e poetiche del paesaggio, nate dal luogo e con il luogo, espressioni della cultura materiale che li riceve.
Abitare Minimo vuole essere un contenitore in grado di accogliere la ricerca sin qui svolta e catalizzare nuovi modelli nel panorama internazionale, professionale e accademico. La mostra mette a fuoco la dimensione abitativa minima, la misura più piccola da considerare nel rispetto delle esigenze basilari dell’abitare, attraverso l’esposizione di importanti progetti provenienti da studi di architettura e atenei internazionali.
Sono esposti anche i risultati del concorso per architetti Under 40 “Abitare Minimo nelle Alpi” organizzato in collaborazione con il Distretto Culturale della Val Camonica e con il Parco dell'Adamello. Parte fondamentale della mostra è l’architettura “autocostruita” 45° NORD 8° EST, che suggerisce come l’autocostruzione sia un elemento chiave dell’idea di abitare minimo.