Tre donne di tre generazioni differenti, Enrica Borghi, Alice Cattaneo e Name Diffusion si incontrano alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate grazie ad un unico progetto espositivo, leggero e attrattivo per il pubblico, che si sviluppa in momenti temporalmente differenti ma strettamente legati tra loro.
Significative sono le parole di Emma Zanella tratte dal saggio critico …che i fili non mi si sperdano al vento… nel catalogo “Le trame di Penelope”: “I lavori delle tre artiste si inseriscono in una visione di un tempo dall’andamento irregolare e soggettivo, nella messa in scena del divenire dell’arte, della sua mutevolezza, dell’esistenza di un prima e di un dopo che hanno lo stesso peso concettuale dell’opera conclusa, di una tessitura lenta e mutevole che riprende continuamente sé stessa in un continuum senza fine. Nessuno degli interventi sarà concluso, definito e immobile”.
I temi del divenire e della mutevolezza si estendono dalla mostra alle pagine del catalogo rendendolo unico nel suo genere. Il pubblico è invitato a personalizzare il testo sia con le fotografie delle opere in divenire che con impressioni, commenti, annotazioni e disegni nelle pagine “notes” dedicate.